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La costruzione dell’alterità nell’istituzione penitenziaria tra populismo penale, criminalizzazione della povertà e deresponsabilizzazione: note sul caso italiano

Othering and Belonging. Costruzione e trattamento delle alterità

Abstract

In un’epoca di retoriche populiste che prescindono dalle evidenze empiriche, il carcere è un luogo in cui la costruzione dell’alterità del detenuto si declina in termini di segregazione, negazione di diritti fondamentali, estraneamento, deresponsabilizzazione.
La tendenza alla “criminalizzazione della povertà” aggrava, inoltre, il sovraffollamento
carcerario, ostacolando le attività trattamentali di apprendimento e formazione professionale, con un incremento del tasso di recidive. Il saggio incentra l’attenzione su tali tendenze, con particolare riferimento al caso italiano, dove recenti provvedimenti quali il dl. n. 123/2023 (“Decreto Caivano”) sembrano andare in una direzione contraria rispetto alle finalità costituzionali della rieducazione e del reinserimento sociale dei detenuti.

Parole chiave

carcere; populismo; formazione; lavoro; reinserimento; recidiva.

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